DA DOVE DERIVA QUESTA ESPRESSIONE CHE INDICA ABILITÀ NEL GIARDINAGGIO?
L’espressione “avere il pollice verde” si riferisce a chi è pratico nel coltivare e curare piante e fiori.
Pare che questa espressione derivi dal modo di potare dei giardinieri che tengono le piante afferrandole delicatamente fra il pollice e l’indice; questa azione provocherebbe la fuoriuscita della clorofilla dalla pianta macchiando così di verde il dito.
Quindi il colore verde sul pollice è dovuto al contatto della mano con le piante senza l’utilizzo di guanti.
Perciò nell’immaginario collettivo si pensa che chi abbia, per così dire, “il pollice verde” abbia sviluppato più di altri la capacità di entrare in relazione con le piante.
Come fare ad avere il pollice verde: 3 cose da cui partire
Ecco cosa fare se non ti senti portato per il giardinaggio e vorresti avere il pollice verde
Come fare ad avere il pollice verde? Te lo chiedi, sconsolato, di fronte all’ennesima pianta appassita oppure vorresti avere un angolo fiorito e dedicarti al giardinaggio, ma non ti senti portato o non sai come curare i fiori e le piante.
Ecco, allora, 3 cose da cui partire se sei un principiante e le piante, con te, sono a rischio!
1) La facilità
Ti piacciono dei fiori bellissimi che, però, magari richiedono molte cure o hanno delle esigenze delicate, come la gardenia o la fucsia. Perciò, almeno per i primi acquisti, parti da piante facili da coltivare che comunque sono molto belle come il pothos, la lavanda o i gerani.
2) L’acqua
Starai pensando che è scontato: le piante devono essere annaffiate. Ma oltre alle irrigazioni per non farle appassire, devi pensare anche al pericolo opposto, ovvero quello di affogare le amiche verdi.
In questo senso, soprattutto per le piante che lo richiedono, assicurati che il terreno abbia un buon drenaggio ovvero che non favorisca i ristagni di acqua. Sono questi, infatti, che possono far marcire o anche morire molti esemplari.
In genere, se per la pianta che decidi di prendere è possibile, si mescola la sabbia di fiume alla terra o, nei vasi, si crea uno strato con l’argilla espansa prima di inserire il terriccio.
D’altra parte, c’è anche un altro aspetto da prendere in considerazione: la qualità ovvero la composizione dell’acqua, perché, ad esempio, per le piante che amano un terreno acido, l’acqua calcarea può essere deleteria. Per questo, o si lascia un giorno in un recipiente prima di usarla o si prende direttamente quella piovana.
3) La curiosità
Oltre alle domande sull’acqua, chiediti anche quanto sole voglia la tua pianta, se è meglio, invece, lasciarla all’ombra, quando e come concimarla e così via. Insomma, sii curiosa e cerca di capire di che cosa ha bisogno quello specifico esemplare.
Piante e fiori diversi, infatti, possono richiedere operazioni e cure diverse: contattaci e ti daremo informazioni e consigli di giardinaggio.