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Piante e Vacanze

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E’ arrivato il momento delle meritate Vacanze e per gli amanti del Verde la domanda sorge spontanea: come curare le piante durante l’assenza da casa ed evitare che appassiscano?

Se non avete qualcuno di fiducia a cui affidarne la cura, ecco alcuni semplici consigli utili per mantenere fiorite le piante coltivate in giardino, in casa o sul balcone

COME CURARE LE PIANTE DURANTE LE VACANZE

Anche voi state programmando le vacanze ma, allo stesso tempo, non sapete a chi affidare le vostre piante? Se non avete una persona di fiducia, ecco allora alcuni semplici consigli di giardinaggio per evitare che il vostro giardino, l’orto che avete curato con tanta pazienza sul vostro balcone o sul terrazzo o semplicemente le vostre piante in vaso appassiscano.

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CONSIGLI PER LA CURA DELLE PIANTE DURANTE LE FERIE ESTIVE DI POCHI GIORNI

Se il vostro programma è di concedervi giusto qualche giorno di vacanza, per staccare la spina dalla quotidianità, sarà sufficiente annaffiare molto bene le piante prima di partire. Dopo aver dato alle vostre piante una prima dose di acqua, aspettate qualche ora in modo da permettere al terreno di assorbire la prima parte e poi ripetete l’operazione. Per le piante del  giardino potete provare invece con la pacciamatura: una tecnica che consiste nel ricoprire il terreno con uno strato di materiale che rallenta l’evaporazione dell’acqua mantenendo umido il terreno e favorendo il benessere delle piante. Vi basterà ricoprire il terreno con erba, foglie, paglia o ghiaie: proteggerete le piante e allo stesso tempo darete al giardino un tocco di colore in più.

Se state via una sola settimana, prima di partire innaffiate abbondantemente le piante e poi mettete della sabbia o della torba sulla superficie del terriccio, così da evitare che l’acqua evapori troppo in fretta, lasciando all’asciutto la pianta.

CONSIGLI PER CURARE LE PIANTE PRIMA DI UNA LUNGA VACANZA

Se prevedete di trascorrere lunghi periodi lontano da casa scegliete, per il vostro giardino, piante che necessitano di poche cure e che sopravvivono meglio anche con poca acqua e poca luce come ad esempio il Cactus e la Palma. Se la vostra vacanza supera i dieci giorni è il caso di organizzarsi al meglio sia nel caso delle piante in vaso che di quelle del giardino e seguire alcuni semplici consigli: :

  • Prendete una bottiglia grande, riempitela di acqua, poi procuratevi delle strisce di stoffa e fate in modo che abbiano un capo immerso nell’acqua della bottiglia e l’altro capo ben interrato nel vaso che volete irrigare. Con questo metodo, l’acqua passa facilmente dalla bottiglia alla terra del vaso.
  • Prima di partire, avvicinate le piante le une alle altre per far in modo che aumenti l’umidità intorno alle stesse e che ognuna riesca ad avvantaggiarsi della traspirazione delle altre. Inoltre, raggruppatele in un luogo fresco e illuminato, evitando esposizioni dirette al sole che potrebbe bruciarle.
  • Sistemate le piante in un luogo che ben aerato; dunque, se partite, lasciate le finestre socchiuse o abbassate le persiane lasciando le finestre spalancate. Aprite anche tutte le porte di casa in modo che l’aria circoli: solo così le piante riusciranno a sopravvivere.
  • Prendete dei recipienti, riempiteli di acqua e metteteli vicino ai vasi, all’aperto o in casa. L’acqua del recipiente, evaporando, rende umido l’ambiente circostante e fa in modo che le piante traspirino di meno, consumando dunque meno acqua.
  • Preparate un sottovaso, riempitelo con uno strato di argilla espansa o di ciottoli di 5 cm circa e poi adagiatevi sopra la pianta. A questo punto, versate l’acqua nel sottovaso e la pianta la assorbirà poco alla volta.
  • Esistono in commercio, presso i vivaisti, delle stuoie filtranti che irrigano ottimamente le piante. Stendete la stuoia su una superficie piatta, come ad esempio un lavello; poi, immergete una parte della stuoia in una bacinella colma di acqua, posizionata ad un livello inferiore rispetto alla pianta stessa (per esempio dentro il lavello). L’acqua impregna la parte di stuoia immersa nella bacinella e risale, per capillarità, verso il terreno innaffiando la pianta.
  • Infine, una soluzione valida, soprattutto se avete un giardino, è quella dell’irrigazione automatica temporizzata. In commercio esistono numerosi tipi di sistemi di irrigazione automatica che consentono di programmare in anticipo quando annaffiare l’orto e il giardino, evitando quindi che rimanga asciutto per lunghi periodi.

 

Di seguito approfondimenti di 3 metodi semplici che suggeriamo spesso ai nostri clienti:

Come innaffiare le piante in vacanza: il sifone comunicante

Il metodo del sifone comunicante che andremo a spiegarvi è un po’ laborioso ma il risultato è assicurato. Bisogna prendere una bottiglia per vaso oppure un secchio per due o tre vasi e riempirli di acqua. Dovete porre la bottiglia o il secchio ad un’altezza superiore rispetto a quella del vaso. Il passo successivo consiste nel prendere uno stoppino oppure dei fili di lana intrecciati, inumidirli e mettere un’ estremità nella bottiglia o nel secchio con l’acqua e l’altra estremità all’interno della terra del vaso per 2 o 3 centimetri. Nel caso in cui il vaso sia molto grande vi consigliamo di utilizzare più fili di lana o stoppini posizionati in posti diversi.

Come innaffiare le piante in vacanza: la bottiglia bucata

Un ulteriore metodo per innaffiare le piante consiste nell’utilizzare una bottiglia di plastica e praticare dei fori sul tappo e sulla base della bottiglia, riempirla di acqua e inserirla nel terreno con il tappo bucherellato piantato nella terra. In questo modo il liquido bagnerà il terreno lentamente. C’è anche la possibilità di acquistare dei “beccucci” da avvitare alla bottiglia in sostituzione al tappo che, inseriti nel terreno, fanno sgocciolare l’acqua e lo mantengono umido.

Come innaffiare le piante in vacanza: l’acqua complessata

Nei Garden potete trovare i flaconi di acqua complessata. È una speciale acqua in gel costituita da fibre naturali e acqua demineralizzata. I microorganismi del terreno scompongono la cellulosa e liberano l’acqua per un tempo che varia dai 15 ai 20 giorni a seconda della confezione, del terreno e della temperatura. Il flacone si inserisce capovolto nel terreno più vicino possibile al fusto. 

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